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“Vogliamo costruire nel PD uno spazio di discussione, per un partito che guardi a Sinistra e che sia ancora un riferimento per la fascia più debole del nostro Paese: questa è la nostra vocazione”. Così, Cesare Damiano, coordinatore nazionale di Sinistra Pd ha esordito davanti a una platea di otre 500 persone, all’incontro a Catania, organizzato lo scorso 30 giugno dagli esponenti catanesi dell’area Luisa Albanella, Concetta Raia e Angelo Villari. In prima fila, anche il sindaco di Catania, Enzo Bianco e il deputato Giuseppe Berretta. “Divisi non si va da nessuna parte, noi vogliamo stare dentro questo partito – ha aggiunto Damiano – Abbiamo perso la bussola, e non è solo il PD a navigare a vista: è necessario ritrovare l’orientamento. Le sfide sono immense: ripartire dai programmi, chiamare a raccolta le forze politiche e creare le coalizioni, e solo dopo scegliere il leader”. “La strada è ripartire dai nostri principi – ha spiegato Luisa Albanella – dai contenuti, da una discontinuità nello stile, nel linguaggio, e provare a ricostruire una fiducia che si è smarrita. Oggi il Pd ha perso la sua identità”. “Discutiamo di come il territorio possa avviare un percorso di sviluppo, partendo dai temi principali – ha commentato Angelo Villari, ex assessore al Comune di Catania – sulla base di una idea di partito di sinistra, definiamolo laburista, che guardi innanzitutto al mondo del lavoro, dell’associazionismo, delle professioni, delle imprese, contro ogni diseguaglianza per un welfare universale”. “Oggi fare politica è difficilissimo, significa tornare tra la gente, con gli amministratori, i nostri circoli, parlare con il territorio – ha detto Concetta Raia – le ultime elezioni amministrative hanno dato un segnale, che si è rotto qualcosa con l’elettorato, con il Paese e ignorarlo significa andare a sicura sconfitta anche alle prossime politiche. Cosa aspetta Renzi a cambiare rotta?”. “Dobbiamo differenziarci nei contenuti- ha aggiunto Damiano – ritrovare la nostra l’identità, se dovessimo arrivare a un bivio e cioè se stare con Berlusconi o con Pisapia io non avrei dubbi. Abbiamo fatto politiche di destra, con l’abolizione dell’Imu, l’articolo 18, sulla scuola. Basta anche con l’idea di distruggere i corpi intermedi”. Affrontato anche il tema delle elezioni regionali siciliane in programma a novembre. “Dobbiamo individuare una candidatura alla presidenza che abbia le caratteristiche per fare cambiare passo e non può essere Rosario Crocetta – ha dichiarato Villari – Questi cinque anni hanno determinato una spaccatura tra le istituzioni e i cittadini”. Nel suo intervento il sindaco Bianco ha parlato di sviluppo, concertazione, ma anche immigrazione e integrazione”.

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